Ionesco, Eugène
Le veline e i tronisti, la tirannia dell’immagine e l’immoralità trasformata in gossip: Eugène Ionesco ha raccontato il nostro mondo mezzo secolo prima che le cose accadessero: l’avanguardia descrive il futuro in anticipo. Allora lo chiamavano “teatro dell’Assurdo” mentre oggi ci sembra incredibilmente realista. Di origine rumena, diplomatico del regime fascista di Bucarest a Vichy, poi moderato e infine anticomunista e difensore dei diritti umani nel mondo, Eugène Ionesco (1909-1994) con “La cantatrice calva”, “Il rinoceronte”, “Il re muore” ha cambiato non solo il teatro, ma anche il costume culturale della società che, uscita dalle guerre, si affacciava su un benessere pieno di insidie e povero di senso e valore.
Gaffi editore, 2009
9788861650596