«Ecco gli attori! Badate che siano trattati con tutti i riguardi, perché essi sono il riassunto e la cronaca del nostro tempo. E sarebbe meglio avere un cattivo epitaffio sulla tomba che una cattiva fama, da vivo, in mezzo a loro».
(William Shakespeare, Amleto, II, 2)
Perché Shakespeare fece interpretare il chiaro di luna a un attore? Perché Goldoni tessé l’elogio dei gondolieri? Perché Beckett chiese a due comici di aspettare Godot? E perché Sofocle vietò a Edipo di accecarsi davanti al pubblico? Il teatro è un gioco, e perciò pieno di regole da rispettare: conoscerle significa poter capire meglio che cos’è il teatro. Ogni spettatore e ogni attore accettano una serie di convenzioni millenarie nel cui rispetto risiedono la forza del teatro e la sua specificità. Attraverso l’analisi di alcune grandi opere della letteratura teatrale, questo libro si offre come un manuale di apprendistato teatrale: una piccola guida per decrittare i linguaggi che compongono il teatro. Lo spazio (da Shakespeare a Strehler), la parola (da Sofocle a Pirandello), la musica (da Aristofane a Kurt Weill), infine, il corpo dell’attore, dove tutto si riunisce (Eschilo a Mejerchol’d).
Un vero e proprio manuale ad uso di studenti e appassionati di teatro che torna
in una nuova edizione rivista e aggiornata.
Succedeoggi Libri, 2021 – 196 pagine, 12 Euro
ISBN 9788899467012